Che cos’è il Counseling Psicobiologico- UNIPSI
Che cos’è il Counseling psicobiologico UNIPSI
Scuola Counseling online
Che cos’è il Counseling Psicobiologico UNIPSI
Università Popolare di Scienze della Salute Psicologiche e Sociali (UNIPSI)
l’arte e la scienza della qualità della vita
Liberarsi del passato per costruire, nel presente, il proprio futuro.
Il Counseling è una disciplina e una forma di terapia autonoma all’interno dell’ampia categoria delle Scienze umane, psicologiche e sociali, che opera secondo i principi, su contenuti, con regole, modalità e scopi differenti da quelle del Counseling tradizionale psicologico, del supporto psicologico e della psicoterapia.
Ci sono molti modi diversi di intendere il Counseling. Quello più diffuso è quello insegnato dalle scuole di Counseling tradizionale e consiste in una forma di psicoterapia breve rivolta alla cura di problemi e disturbi psicologici secondo il tradizionale approccio medico allopatico, e non può essere praticato se non da psicologi e psicoterapeuti abilitati, anche se viene insegnato dalle scuole tradizionali di Counseling psicologico a chiunque. Il modo che propone la Scuola Superiore di counseling psicobiologico si fonda invece su un impianto teorico e metodologico autonomo che rende tale disciplina l’unica a poter essere esercitata professionalmente e legalmente, in quanto rivolta alla cura della persona nella sua totalità e non alla cura dei suoi disturbi. Esistono anche altri modi di intendere il Counseling, legati a una visione filosofica, esoterica o magica tendente alla spiritualità, i quali sono privi di un metodo terapeutico, e si limitano alla celebrazione di testi scritti perlopiù da filosofi, psicologi, medici e psichiatri nello scorso secolo, i quali vengono a costituire il cosiddetto indirizzo della scuola. Essi sono privi di significato e di valore terapeutico (si pensi alla psicosintesi dello psichiatra Assagioli, celebrata solo in Italia da pochissime scuole ad orientamento spirituale, totalmente inutile sul piano professionale) e hanno il solo scopo di mantenere in vita idee e concetti ormai obsoleti e superati dalla ricerca neuroscientifica e da quella delle scienze della salute, psicologiche e sociali.
Ciò che rende il Counseling psicobiologico l’arte, e insieme la scienza della qualità della vita e del vivere meglio sta proprio nel fatto che esso si rivolge alla ricerca del miglioramento della salute e del benessere in senso globale e secondo l’approccio biopsicosociale; prescindendo, quindi, totalmente, da ogni riferimento alla prospettiva patogenetica: esso non è rivolto, in altre parole, a curare malattie, disturbi o alterazioni psichiche, e neppure si limita a fornire un supporto psicologico o una qualche forma di assistenza ai fini della risoluzione di un problema contingente (come è d’uso nella pratica del supporto psicologico o del counseling tradizionale). Al contrario, esso aiuta il cliente a liberarsi dal condizionamento del passato e a dare un significato positivo alla sua vita nel presente e nella prospettiva futura.
Per questi motivi e per quelli enunciati nel corpus teorico e pratico della disciplina e sviluppati nella Scuola di Counseling psicobiologico, esso si configura legittimamente come una forma di terapia non medica e non psicologica ma, appunto psicobiologica, che necessita di una regolamentazione autonoma dello studio, della pratica e della ricerca nell’ottica della salutogenesi e non della patogenesi.
Il presupposto filosofico e ideologico consiste nella convinzione, razionalmente e scientificamente supportata, che la qualità, il benessere e la salute di ciascuno possano essere mantenute e migliorate (al di là dei casi patologici di competenza di altre categorie professionali) solo rivolgendo la propria attenzione e la propria consapevolezza al bene, e non al male, al presente e al futuro della vita di ogni persona anziché, come in psicoterapia, nella ricerca, emersione o rimozione di traumi appartenenti al passato e nella ossessiva ricerca del male.
Per il Counseling psicobiologico il passato serve solo a insegnare qualcosa, non a ritornarvi, e non deve condizionare la persona: è la persona che deve avere appreso dal suo passato tutto ciò che le può essere utile per migliorare il proprio futuro. Se non l’ha fatto, il ruolo del Counselor psicobiologico sta proprio nell’aiutare il cliente a svolgere questo preliminare compito fondamentale ma in maniera rapida ed efficace.
Ciò significa, in pratica, che il Counselinmg psicobiologico indaga nel passato della persona soltanto allo scopo di farne emergere il significato sotto il profilo esistenziale e per apprendere da esso ciò che le esperienze della vita hanno potuto insegnarle. Non si tratta, quindi, di andare alla ricerca nel passato, preferibilmente infantile, della persona, degli specifici traumi legati a ricordi ed esperienze che si ritiene possano essere la causa fondamentale dei suoi disturbi. Ciò perché, come si è detto, il counseling psicobiologico non si occupa di malattie, alterazioni e disturbi psicologici ma si occupa della persona nella sua globalità. Quindi, esso cercherà di trarre, insieme con il cliente, dalla sua esperienza, solo gli insegnamenti che possono essergli utili per migliorare la qualità della sua vita. Il counseling psicobiologico, quindi, è orientato verso il futuro sulla base del presente, non del passato. Esso considera, in particolare, l’assistenza psicologica e psicoterapeutica fondamentalmente inutili, se non controproducenti, nella maggior parte dei casi in cui esse vengono utilizzate, e cioè non per risolvere problemi patologici in sinergia con un intervento medico e farmacologico, ma quando queste forme di terapia vengono utilizzate per mantenere il cliente o paziente all’interno della dimensione del suo passato, scandagliandolo e parcellizzandolo in mille particolari. Il tipo di approccio che il Counseling psicobiologico rifiuta, in altri termini, quello psicoterapeutico, costringe infatti il cliente ossessivamente a dare un senso alla sua vita solo in relazione al male e al condizionamento dei suoi traumi infantili, e non delle qualità e risorse che esso si è conquistato per meritarsi una migliore qualità della vita.
Secondo il Counseling psicobiologico è assolutamente dannoso per la salute psichica del paziente che questo sia sottoposto a un programma di psicoterapia dal quale esso possa emergere, di solito dopo molti anni di sottoposizione a questa forma di cura, con l’unica, fondamentale conclusione che la sua vita è stata condizionata da uno o più eventi ai quali ha reagito in maniera patologica. Lo scopo di tutti questi anni, in conclusione, sarebbe soltanto quello di essersi liberato di un qualche condizionamento senza però avere la minima idea di quali siano gli strumenti e le risorse che gli appartengono e che possano consentirgli da quel momento in poi di vivere meglio. La conclusione delle innumerevoli sedute di supporto psicologico e di psicoterapia, in altre parole, è normalmente soltanto quella di dare al cliente e al paziente la ferma convinzione che la sua vita è stata guidata dal male e che il bene è rappresentato dal deus ex macchina del terapeuta.
Il significato del termine “psicobiologico” applicato a questa forma di Counseling, sta nella considerazione, scientificamente supportata, che la vita di tutti gli esseri umani, nessuno escluso, è condizionata dal suo passato (genetico, ambientale o epigenetico e personale) e che tutti gli eventi, i fatti, le esperienze negative che appartengono al passato di ciascuno, pur essendo tutte assolutamente uniche e irripetibili, possono essere tutte ricondotte a pochissimi elementi universali: le emozioni e la loro elaborazione in sentimenti e stati d’animo, e bisogni e aspettative che ci accomunano tutti nella necessità del loro soddisfacimento e perseguimento.
Inutile, quindi, nella stragrande maggioranza dei casi (cioè non quelli chiaramente patologici) dedicare anni della vita di una persona a costringerla a rivangare un passato che il suo inconscio ha cercato di nascondere. Inutile perché qualunque sia il trauma che emerge da queste faticose, dolorose, dispendiose e inutili ricerche, la conclusione non può essere che quella che anche questa persona, come tutte, ha subito le conseguenze negative legate agli imperativi psicobiologici: la mancanza di sufficiente affetto, comprensione e protezione, l’attaccamento e l’accudimento, l’appartenenza a un gruppo, la cooperazione e la competizione, la stima e l’autostima, il rispetto e la realizzazione del sé.
È su questi aspetti universali che il Counseling psicobiologico lavora, e ciò solo allo scopo di rendere il cliente consapevole dell’universalità di tutti gli aspetti della sua sfera psicobiologica ed esistenziale: tutti abbiamo sofferto nel nostro passato, seppur in maniere diverse quantitativamente e qualitativamente, per gli stessi identici motivi. Ma limitarsi a riconoscerli, a identificarli, a descriverli in maniera dettagliata nei loro antecedenti e nelle loro conseguenze non serve a nulla, perché l’unica cosa che serve è essere consapevoli del fatto che il male di vivere ci accomuna tutti ma che ognuno di noi è un individuo speciale, il cui compito è quello di far emergere e sviluppare le qualità positive (non gli aspetti negativi del proprio passato) per migliorare la qualità della propria vita e di quella di coloro che ci circondano.
Perché lo studio a distanza on line
E-learning, o studio e formazione a distanza (on line) è la modalità di apprendimento più efficace e all’avanguardia, ampiamente utilizzata dalle più importanti Università americane e del mondo, per quanto riguarda i contenuti della formazione dell’adulto che non richiedono la presenza fisica in aula dello studente.
E-learning, o modalità di studio a distanza on line adottato dalle scuole dell’Università popolare di Scienze della salute psicologiche e sociali fornisce una preparazione di livello superiore a quella che le scuole tradizionali sono costrette a diluire in inutili, dispendiose e disagevoli lezioni in aula, perché solo le nostre scuole, all’avanguardia nel settore della formazione degli adulti, hanno elaborato nel corso di vent’anni un solido impianto teorico pratico e metodologico per la formazione di counseling. Se una Scuola di counseling non adotta la modalità di studio a distanza, significa che non ha a disposizione metodo e contenuti di insegnamento elaborati appositamente per formare professionisti della relazione d’aiuto, e non è quindi in grado di erogare strumenti e contenuti di eccellenza.
Gran parte dei contenuti insegnati nelle tradizionali lezioni frontali delle scuole di Counseling sono acquisibili in maniera più rapida ed efficace tramite lo studio assistito a distanza. L’Università popolare di Scienze della salute, psicologiche e sociali, a differenza delle scuole tradizionali di counseling, riserva a specifici percorsi intensivi di tirocinio in aula presso la nostra sede, e altri alla relazione individuale con il proprio Counselor – tutor, tutti gli aspetti pratici della professione di Counseling, ma fornisce strumenti e contenuti didattici interattivi a distanza di livello superiore a quelli puramente teorici ed obsoleti delle scuole tradizionali di counseling, normalmente costituiti di semplici riassunti di nozioni, principi e informazioni di carattere psicologico.
Perché il Counseling Psicobiologico non è psicoterapia
Gli errori che conducono la nostra vita in direzioni che noi stessi, ma solo quando è troppo tardi, consideriamo sbagliate, dipendono spesso dall’adesione acritica a una visione della realtà non veritiera, ma apparentemente tale a causa della componente emozionale della teoria stessa. Ogni teoria causale deve sempre essere analizzata nelle sue componenti, emozionale e razionale: essa deve reggere al confronto con la realtà anche se spogliata di ogni connotazione emotiva. Tutte le teorie che spiegano un effetto sulla base di una causa non dimostrata fanno leva sulla componente irrazionale: la spiegazione religiosa, quella pseudoscientifica, quella che si richiama a categorie o archetipi universali, quella fondata esclusivamente sulla rassomiglianza o l’analogia.
Per riconoscerla, è sufficiente chiedersi cosa cambierebbe e cosa ci verrebbe a mancare se non potessimo credere in essa: solo se non esistono alternative praticabili è possibile prendere in considerazione una teoria emozionale. Ma le alternative praticabili ci sono sempre, anche se riconoscerle richiede una notevole forza psicologica. A questo, e cioè ad aiutare la persona a riconoscere la sua forza e a svilupparla nell’ottica della conoscenza e della consapevolezza, e non della credenza, è destinato il compito del counselor.
Si tratta di un compito totalmente diverso rispetto a quello che svolge la psicoterapia e la sua versione abbreviata, e cioè il Counseling tradizionale. Infatti, nel Counseling psicobiologico, l’unico a occuparsi esclusivamente della cura della salute e del benessere della persona nella sua integrità, si prescinde totalmente da tutti gli aspetti legati a patologie organiche o psicologiche, per concentrare la propria attenzione, in una prima fase, sulla distruzione di tutte le abitudini e le credenze inutili, fondate su illusioni ed errori cognitivi, per poi aiutare la persona a ricostruire la sua vita attraverso un programma che sia fondato sulle sue qualità e risorse positive. Nulla a che fare con l’attività psicoterapeutiche di counseling tradizionale, che resta ancora impostata quasi esclusivamente sull’analisi del passato e sulla rimozione di traumi e disturbi.